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Controllo di gestione 29/01/2020

Nicola Mastroianni


 Come fare il controllo di gestione

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La prima cosa per fare bene il controllo di gestione è essere bravi, anzi molto bravi, con i numeri. La seconda è non pensare che essere molto bravi con i numeri sia sufficiente per fare bene il controllo di gestione.

Se sei uno di quelli che pensa “Il controllo di gestione cos’è? Dai tutto al commercialista e se la sbriga lui”, allora leggi attentamente questo articolo, perché forse non hai molto chiaro che cosa realmente comporti avere un controller aziendale, ovvero colui che erroneamente viene definito “quello che controlla l'amministrazione la contabilità”, invece è la pedina strategica nella scacchiera della crescita aziendale.

Bene, non è così! Fare il controllo di gestione, e per fare è sottinteso farlo bene, richiede sia specifiche conoscenze tecniche ma anche doti etiche e visione, per definire le strategie commerciali future del tuo business in relazione ovviamente alle azioni gestionali da compiere per realizzarle. 

 

Controllo di gestione: ordinare e sintetizzare

Come dicevamo sopra nel controllo di gestione i numeri sono molto importanti, perché dentro un’azienda i numeri si trovano ovunque, sono il motore del business: dalla produzione al magazzino, passando per le commesse di lavorazione, la gestione finanziaria, ecc.

Se ti stai chiedendo cos'è il controllo di gestione, provo a ridurtelo in due concetti fondamentali: ordine e sintesi. Che cosa ordinare? Che cosa sintetizzare? Numeri, dati e informazioni ovviamente. Tutti i dati che "girano" e si ripropongono in ogni processo e settore aziendale vengono raccolti dal controller aziendale, decifrati, resi comprensibili, ricomposti e riproposti ai piani alti, ovvero a coloro che decidono, alla direzione.

Ogni azienda ha le sue caratteristiche specifiche, le sue priorità, le sue abitudini, il suo software gestionale che contiene una moltitudine di dati, per questo non esiste un modo universale di fare controllo di gestione, perché è un’attività che assume differenti connotazioni e criticità a seconda del contesto in cui si applica.

C’è però un comune denominatore in tutte le aziende, indipendentemente dal settore, dalla struttura e dalle dimensioni: il bilancio. Questo deve essere il primo obiettivo di un bravo controller aziendale: sfruttare quello che bilancio, contabilità e scadenziario clienti e fornitori rivelano quotidianamente della salute dell’azienda, in maniera semplice e il più velocemente possibile.

Un po’ come quando si pensa di avere qualche linea di febbre e con il termometro in pochi minuti abbiamo la risposta.

 

La salute dell’azienda passa dal controllo di gestione

Possiamo quindi definire il controllo di gestione come il medico della tua azienda?

No, il controllo di gestione è lo strumento che ti permette di misurare, come nel caso del termometro, la temperatura della tua azienda, ma il medico è il controller aziendale. La persona che interpreta e dà un significato ai dati è il controller. Ecco perché, come sottolineavo all'inizio di questo articolo, fare il controllo di gestione è un'opportunità enorme per la crescita aziendale.

Alla domanda il controllo di gestione cos’è, quindi, puoi rispondere dicendo che è lo strumento che ti permette di controllare la salute dell’azienda, e proprio come noi teniamo monitorata costantemente la nostra salute, perché non fare lo stesso con quella della nostra azienda?

Riclassificazione del bilancio, analisi comparata, bilancio previsionale, analisi degli scostamenti: queste sono alcune delle visite che è importante far fare alla propria azienda.

Per scoprire quanto può crescere la tua azienda e avere finalmente una visione chiara dello stato di salute (dal lato finanziario ma anche organizzativo) mettiti in mani sicure.

Mettiti in contatto con noi

 

 

 

 

 

Nicola Mastroianni

scritto da Nicola Mastroianni

Sono consulente aziendale tributario specializzato in pianificazione fiscale ed ottimizzazione dei costi aziendali, pianificazione strategica aziendale, organizzazione e programmazione economico/finanziaria. Tributarista qualificato ai sensi della legge 4/2013 – certificato UNI 11511 – da oltre 20 anni affianco ed aiuto Imprenditori, Direttori Finanziari e Manager nella pianificazione ed ottimizzazione fiscale dei costi aziendali contribuendo alla riduzione della pressione fiscale ed all’incremento dei risultati aziendali utilizzando con approccio innovativo, il metodo di Lean Management COMPETI.

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